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LA CONSULENZA INDIPENDENTE ESISTE?



Dopo l’entrata in vigore della MIFID2 si parla sempre di più della consulenza indipendente.


Ma, cosi significa essere un consulente indipendente?

Chi è il VERO consulente indipendente?


Il consulente, lo studio professionale e la società di consulenza finanziaria FEE-ONLY sono professionisti o società che vengono remunerati a parcella (Fee-Only) solo dal proprio cliente e non possono, per legge ed eticamente, ricevere alcun compenso da nessun intermediario quali ad esempio Banche, SGR, SIM o Compagnie assicurative.

Non svolgono alcuna attività di vendita, non hanno alcun rapporto con chi vende prodotti finanziari o assicurativi ma prestano esclusivamente consulenza e assistenza ai loro clienti per la corretta pianificazione del loro patrimonio o per il trasferimento dei rischi che li riguardano.

In sintesi sono liberi dal conflitto di interesse economico, tipico degli operatori tradizionali, che sono legati alle compagnie assicurative, alla banca o rete di vendita cui appartengono e devono mediare gli interessi del cliente con gli interessi dei propri datori di lavoro.


MA!!!

Come garantire una maggiore indipendenza nel mondo dell’advisoring se la maggior parte degli intermediari riceve incentivi dalle case prodotto? A questa pur legittima domanda, l’Unione Europea si è spaccata. Ovvio. Mentre sulla trasparenza sembrano essere tutti d’accordo. Del resto, fanno notare molti operatori, imporre la filosofia “fee only” come vorrebbe il Regno Unito sarebbe una soluzione facile a dirsi, ma difficilissima a farsi.


Sino a quando le case prodotto continueranno a dare incentivi (retrocessioni), una vera e propria indipendenza non sarà possibile.


Secondo Jean François Mossino, presidente del Gruppo Agenti SAI e del Comitato degli Agenti europei in Bipar, una simile impostazione (la filosofia fee only) si è già dimostrata perdente nel nord Europa. Nel medio termine i livelli di garanzia e prezzi non sono migliorati, così come non ne ha tratto beneficio la nazione a livello socio-economico: sono aumentate le tariffe, le frodi e le speculazioni, come la percentuale di non assicurati. Bisognerebbe quindi evitare che questo si ripeta.


E’ preferibile scegliere la consulenza indipendente o quella dipendente?


La discriminante è allora l’onesta, la trasparenza, l’etica del consulente stesso.


E’ importante sottolineare che non si possono fare generalizzazioni.

La consulenza “dipendente”, se effettuata da un operatore serio che gestisca in maniera attenta e corretta il conflitto di interessi, può rappresentare una scelta VINCENTE.

E’ indubbio tuttavia che la consulenza “indipendente” non presenti, nemmeno potenzialmente, alcun conflitto di interessi.

Volendo dunque sintetizzare: meglio la consulenza dipendente con un operatore serio e preparato, che quella indipendente con un operatore improvvisato. Ma a parità di tutto il resto, meglio la consulenza indipendente di quella dipendente.

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