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Proteggere la casa con una polizza su misura


Gli italiani ne fanno scarso ricorso ma è molto utile se non si vuole penalizzare il valore dell'immobile.


Gli italiani hanno un rapporto strano con la casa: lo considerano un bene prezioso dove investire (circa 8 famiglie su 10 vivono in un'abitazione di proprietà, secondo l'Istat). Eppure affrontano con un certo fatalismo la possibilità che la propria dimora possa subire danni dovuti a un problema elettrico, a un allagamento, a un incendio, o che ci si trovi nell'infelice situazione di dover risarcire terzi per problemi causati da incidenti domestici di vario genere.

La maggior parte delle abitazioni infatti non è protetto da una polizza assicurativa, nonostante assicurare la propria casa non sia così costoso. Da una simulazione fatta dal sito di comparazione Facile.it è emerso che per la migliore offerta su un'abitazione di 100 metri quadri in una grande città come Roma o Milano, con un'ampia copertura di garanzie tra cui Rc proprietà, Rc del capofamiglia, danni da furto, il costo supera di poco i 200 euro l'anno.

Se la casa si trova in un edificio condiviso con altri, potrebbe essere già protetta da una polizza globale fabbricati che di solito offre una tutela sugli spazi comuni, ma che non sempre si estende ai singoli appartamenti e di solito risarcisce solo i danni accidentali.

Quindi, una volta valutate le coperture offerte a livello condominiale, si può considerare l'opportunità di stipulare una polizza sulla casa.

Sul mercato esistono prodotti personalizzabili, con un'ampia scelta di coperture, protezione da fenomeni elettrici, incendio e scoppio, fuoriuscite d'acqua, atti vandalici, eventi atmosferici, furto e danni causati dai ladri.

E' consigliabile l'abbinamento con l'Rc del capofamiglia, che protegge dai danni causati a terzi dai componenti della famiglia e in alcuni casi dagli animali domestici.

Normalmente le polizze casa non assicurano contro le conseguenze di catastrofi naturali quali terremoti e alluvioni, quindi chi abita in una zona esposta a queste catastrofi dovrebbe seriamente valutare l'aggiunta di una copertura specifica di questo genere: in questo caso, se si vive in zona sismica o esposta ad alluvioni, il costo lievita in misura significativa, anche a causa della scarsa penetrazione di questo genere di prodotti (a settembre 2016 appena il 2% delle case erano assicurate contro le catastrofi naturali secondo l'Ania), ma si tratta comunque di un costo trascurabile rispetto all'entità dei danni che si potrebbero subire.

A tal proposito, è utile ricordare che la legge di bilancio 2018 prevede dei benefici fiscali sulle polizze antisismiche e antialluvionali: chi stipula polizze di questo tipo potrà detrarre il 19% dei premi pagati dalle imposte sui redditi, mentre la parte di premio relativa a queste coperture sarà esente dall'imposta del 22,5%

E per chi ha messo la propria abitazione a reddito affittandola a terzi e teme le conseguenze dell'insolvenza dell'inquilino? In questo caso sono disponibili dei prodotti assicurativi o bancari per tutelarsi dalla morosità del locatario, e che dietro pagamento di un premio pari a una percentuale del canone garantiscono il rimborso di un certo numero di mensilità non pagate e in alcuni casi anche le spese legali legate alla disputa con l'inquilino.

(tratto da "Il Sole 24 ore")


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